Thursday 7 October 2010

Bondi: "Oggi provo grande amarezza per quanto e' stato scritto, insieme a tanto orgoglio per quel che e' stato fatto"


Bondi: "Oggi provo grande amarezza per quanto e' stato scritto, insieme a tanto orgoglio per quel che e' stato fatto"
Cosi' si e' espresso oggi il ministro per i Beni Culturali Sandro Bondi, che ha convocato un'affollata conferenza stampa per comunicare tutto quello che e' stato fatto negli ultimi mesi a Pompei e insieme reagire alle accuse di inefficienza e trascuratezza mosse in particolare dal Corriere della Sera.
Bondi ha dapprima affidato la parola all'ex commissario straordinario del sito archeologico, Marcello Fiori, che ha puntigliosamente elencato i lavori fatti negli ultimi 18 mesi; e poi a Giuseppe Proietti, ex sovrintendente di Pompei, che ha spiegato gli aspetti teorici e culturali dei lavori fatti a Pompei. Approvando l'operato del ministro e dei funzionari ha preso la parola anche il presidente del Consiglio superiore dei Beni Culturali, l'archeologo Andrea Carandini.
''Vorrei vivere - ha detto ancora Bondi - in un paese dove un uomo pubblico viene giudicato per quello che fa; non per altro''. Bondi ha lamentato infatti un'opposizione preconcetta al suo operato e alle sue scelte, da parte della maggior parte della stampa, solo perche' e' ''un ministro berlusconiano''.
''Ho creduto necessario - ha aggiunto - dopo un anno e mezzo di commissariamento, comunicare i risultati ottenuti, che sono sotto gli occhi di tutti''. In effetti l'ex commissario straordinario Marcello Fiori ha elencato un numero altissimo di interventi gia' avvenuti, sia sul piano strettamente archeologico, sia su quello dell'organizzazione dei servizi per il pubblico, sia addirittura per far tornare la legalita' attorno agli scavi di Pompei, dove erano attive anche organizzazioni criminali.
''Ho improntato la mia azione - ha detto ancora il ministro - ad un fare pragmatico, come avrei fatto se fossi stato (come sono stato) il sindaco di un piccolo paese''. In questo senso, e sostenuto anche da Carandini, Bondi ha detto che ha perfettamente funzionato l'idea di affidare ad un commissario straordinario della Protezione Civile la rinascita di Pompei. Ha aggiunto che d'ora in avanti serviranno, oltre alla presenza e responsabilita' dei sovrintendenti e degli archeologi, anche degli esperti di valorizzazioni e di organizzazioni dei siti archeologici e dei musei.
fonte dati: ANSA


Risultati e progetti ottenuti dal MiBAC per Pompei
L'apertura della Domus dei Casti amanti e della Domus di Giulio Polibio, una serie di interventi di messa in sicurezza e restauro, come su quelli sul Tempio di Venere e sulla Domus del Fauno, una nuova segnaletica, ma anche l'apertura, a fine novembre, dell'Antiquarium che diventera' un moderno "visitors center" dove saranno accolti i visitatori.
Sono alcuni dei numerosi risultati raggiunti nel sito archeologico di Pompei dalla struttura commissariale. Ad illustrarli oggi pomeriggio nel corso di una conferenza stampa con il ministro Sandro Bondi e i vertici del Mibac, e' stato l'ex commissario Marcello Fiori. "Sono aumentati i percorsi visitabili e anche le persone con difficolta' motorie possono ora visitare il sito", ha sottolineato Fiori che ha poi ricordato le varie iniziative ideate per migliorare l'area, come quella che ha ridotto il numero di cani randagi. E poi gli impianti antincendio e il sistema di videosorveglianza e il nodo delle guide: "Grazie ad un nuovo regolamento oggi sono iscritte 200 guide, tutte in regola", ha evidenziato Fiori. "Tutti i progetti - ha poi aggiunto - sono stati condivisi dalla soprintendenza".
Andrea Carandini, presidente del Consiglio Superiore dei Beni culturali, ha dal canto suo ricordato come sia sempre stato un "grosso problema" quello di Pompei e ha difeso senza se e senza ma la scelta del commissariamento. "Stabiliamo una trega", ha poi affermato riferendosi alle critiche della stampa, in particolare del Corriere della Sera, definendole "ingenue".
Per l'ex soprintendente Giuseppe Proietti "non e' pensabile far fronte ad un organismo cosi' delicato come Pompei con degli strumenti ordinari e datati". Proietti ha anch'egli difeso la struttura commissariale e la nuova direzione generale per la valorizzazione, "strumenti gestionali innovativi che perseguono l'obiettivo di far conciliare le eisgenze della conservazione con quelle della fruizione".
Il ministro Bondi ha poi detto: "La cultura e' il cuore del nostro paese. Ho assunto questa responsabilita' in modo concreto e con l'approccio dell'amministratore e ho accolto le giuste denunce della stampa sullo stato di degrado di Pompei".

[This is a description of yesterday's big press conference, from the Ministry of Culture's website.]

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